Un format radio è il risultato di una serie di processi che portano alla realizzazione e alla creazione di uno specifico programma, retto dal clock radiofonico, che ne scandisce i tempi e lo incastra con altri elementi (come la pubblicità e la musica). A differenza della televisione, dove i tempi sono particolarmente più lunghi e riflessivi, un format di un’emittente deve comunque tener conto della velocità, anche nel caso di radio che mettono al centro la parola rispetto alla musica: questo dato dipende fortemente dal fatto che il pubblico radiofonico ha una soglia dell’attenzione nettamente inferiore a quello televisivo.
Ma chi è che si occupa di creare, curare e gestire un formato radiofonico? Lo station manager, in quanto deve essere lungimirante nel dare alla luce a una trasmissione che segua i principi editoriali dell’azienda, nello scegliere la musica adatta e nel selezionare le persone che lavoreranno all’interno di quel dato programma. Perciò, tutto parte da un’idea attorno al quale costruire l’esoscheletro, che deve per forza di cose tenere in considerazione la tipologia di argomento o meno che andrà sviscerato: se è vero che da una parte è possibile realizzare conduzioni all’interno del quale raccontare un po’ di tutto, è altrettanto vero che è necessario riflettere anche su formati verticali, in cui parlare ad esempio solamente di sport oppure di politica, o anche di cinema.
Quali sono i tipi di format radio?
Prima di affrontare la risposta a questa domanda, bisogna fare una premessa. Non tutte le trasmissioni radiofoniche sono adatte per ogni emittente esistente. Esistono di fatto degli elementi, considerati imprescindibili, che ogni station manager deve tenere in considerazione nella realizzazione di un programma. Banalmente, è necessario sempre riflettere sul pubblico di riferimento verso il quale ci si vuole rivolgere, alla linea musicale scelta dall’azienda e alla territorialità della propria radio (è un’emittente di stampo nazionale, locale o digitale?). Oltretutto, niente ci vieta di prendere 2 format radio e mischiarli tra loro – idea che ad esempio può essere realizzata con la radio di programmi e di flusso. Detto ciò, andiamo ad approfondire le 5 tipologie di formati radiofonici più note in Italia:
- Radio di programmi: il carisma e la personalità del conduttore sono al centro del progetto dell’azienda. Il palinsesto è caratterizzato da un numero importante di trasmissioni, ognuna delle quali ha un proprio tone of voice e una propria voce riconoscibile, sempre però rispettando la mission dell’azienda. A differenza della radio di flusso, gli interventi di chi va in onda possono durare persino 7 minuti.
- Radio di flusso: è il contrario della radio di programmi, in quanto si basa principalmente sulla trasmissione della musica, ‘relegando’ lo speaker a brevissimi interventi di massimo 30 secondi, generalmente tra un brano e l’altro.
- Radio solo musica: non ci sono voci, non ci sono conduttori, ma solo musica senza fine, diluita in base alla linea editoriale scelta dall’azienda.
- Talk radio: se nel format precedente c’è solo musica, in questo ci sono solo voci. La talk radio si contraddistingue appunto per la massiccia presenza di conduttori e di contenuti atti a coinvolgere il pubblico con specifici approfondimenti tematici.
- Radio persona: c’è un unico conduttore all’interno dell’emittente, ogni ora, tutti i giorni.
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Come creare un format radio?
Finora abbiamo compreso che esistono diverse tipologie di formati radiofonici, ognuno dei quali dipende molto da due caratteristiche: lo speaker e la musica. Essendo gli elementi principali di ogni emittente, era ipotizzabile fin dall’inizio questa conditio sine qua non. Ma da dove bisogna iniziare per realizzare il format radio per la propria azienda? La risposta, ovviamente, è sempre la stessa: dipende dall’emittente che stiamo creando.
Come abbiamo detto poc’anzi – e come ci teniamo a ribadire in ogni occasione -, non esistono suggerimenti o consigli che possono essere applicati a ogni singola emittente, altrimenti ci sarebbero radio tutte uguali tra loro. Oltretutto, bisogna sempre considerare che ogni radio presenta una propria natura, un proprio carisma, una propria identità, caratteristiche che le permettono di differenziarsi fortemente dai loro competitor. E dunque ciò vale anche nella costruzione di un formato radiofonico. Se volessimo comunque affidarci a una mappa orientativa da cui partire per realizzare ciò che vogliamo, bisognerebbe tenere a mente alcuni punti fondamentali:
- Domandarsi sempre quali potrebbero essere gli argomenti che potrebbero interessare al proprio pubblico potenziale;
- Definire precisamente il target di riferimento della propria azienda, e declinarlo in base alla tipologia di format scelto;
- Non discostarsi troppo dalla linea editoriale e musicale della propria emittente;
- Scegliere accuratamente le persone che andranno a lavorare all’interno del progetto, e che siano in grado di rispettare e adattarsi alle mansioni richieste.
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