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Uno, nessuno, centomila: quante maschere sulle webstar in radio

Arrivano le webstar. In radio, si intende. Perché se è vero che la società si evolve alla velocità della luce, è altrettanto vero che il mondo non avrebbe bisogno di nuovi eroi. Soprattutto con un microfono. Generazione Y, Millennial Generation, Generation Next. Ancora: Net Generation e Generazione X. Senza dimenticare i millennial, dove tutto è iniziato, i nati tra gli anni ’80 e ’90. Termini per impacchettare le generazioni dei tempi moderni a cominciare da quelle che vivono di pane e social network. Che sia un bene o un male questa resistenza lo vedremo in seguito. Ciò che impone una riflessione è la categorizzazione della generazione, una specie di identificazione di cui si potrebbe fare a meno.

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Da Marconi a Instagram: la radio diventa celebre

Un Museo dei mezzi di Comunicazione per celebrare i quarant’anni della radio. Così è nato ad Arezzo il MUMEC, uno spazio storico-espositivo cresciuto attraverso il successo de “Il Mondo in Casa – i primi 40 anni di storia della radio”, una mostra sulla radio d’epoca. Compiendo una ricerca cronologica sullo sviluppo della radio il primo risultato che salta fuori è datato 1820. Una vita fa, praticamente, ma il tempo giusto per un esperimento molto semplice: Hans Christian Orsted scopre la relazione tra l’elettricità e il magnetismo.

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