Radio e podcast: uno sguardo interessato all’America

Ancora una volta il rapporto tra podcast e radio torna al centro del nostro interesse. Nonostante le differenze specifiche, radio e podcast mantengono un legame importante, ma non sempre procedono di pari passo. Il podcast sta dettando nuove regole nei confronti del mezzo radiofonico e, come spesso accade per molti altri fenomeni di tipo socio-culturali, in America accade prima che da noi. Tra i migliori podcast americani, molti sono prodotti da grandi network radiofonici, e in generale questo fenomeno sta avendo sempre più successo. Inoltre, questa piccola ma importante rivoluzione ha avuto grande impulso soprattutto in concomitanza della pandemia da Covid19.

Ma perché il fenomeno si osserva soprattutto negli Stati Uniti?

podcast in americaSecondo i dati pubblicati da Insider Intelligence, sono proprio gli Usa il Paese che apprezza maggiormente i podcast. Nel 2021, infatti, sono stati 117,8 milioni gli ascoltatori mensili, rappresentando il 40,0% di tutti gli utenti di Internet. Negli Stati Uniti il mercato dei podcast è fiorente e più maturo rispetto ad altri paesi. Più di un Americano su quattro ascolta podcast su base mensile e, mediamente, ne ascolta sette alla settimana. Un altro dato particolarmente significativo che si rileva dalla ricerca sulle abitudini di ascolto degli Americani, è che di tutti gli ascoltatori di podcast, quelli abituali sono il 33% e superano il numero degli ascoltatori di radio tradizionale, che sono appena il 25%. 

Facciamo un passo indietro: come nasce il podcast in America?

Nel 2003 Adam Curry e Dave Winer inventano il Podcast. A quel tempo Adam è un ex vj di MTV con la passione per la tecnologia, e vuole trovare un modo semplice e automatico per far scaricare e ascoltare i file audio da lui pubblicati sul web. La soluzione è la tecnologia RSS feed inventata da Dave Winer: un semplice file sul Web consente di creare radio libere online, offrendo contenuti on-demand. Successivamente, Adam Curry ne rende possibile l’ascolto su iPod, lanciato da Apple nel 2001. Fondendo i due termini iPod e Broadcasting, il giornalista Ben Hammersley scrive, nel febbraio 2004, un articolo sul The Guardian coniando la parola “podcast”. Da quel giorno ebbe un tale successo che nel 2005 il New Oxford American Dictionary sancì il termine podcast “parola dell’anno”.

Le stazioni radiofoniche in America che hanno puntato sui podcast

podcast e radioiHeart è una delle piattaforme più popolari negli Stati Uniti d’America per podcast e musica con oltre 128 milioni di utenti nel 2019. Una radio che trasmette solo podcast sembra strana come idea, ma iHeart si presenta ormai esclusivamente come il primo produttore di podcast in America. È la prima scelta di molte radio e produttori di podcast popolari come “Stuff You Should Know” e “The Ron Burgundy Podcast”. La piattaforma offre gratuitamente anche playlist musicali, radio e live sia dall’app iHeartRadio sia dal sito web, con funzionalità aggiuntive per gli utenti che sottoscrivono gli abbonamenti.

Radiolab è un programma radiofonico prodotto da WNYC, una stazione radiofonica pubblica di New York. È distribuito a livello nazionale ed è disponibile come podcast. Ideato nel 2002 da Jad Abumrad e Robert Krulwich, era inizialmente un format settimanale che riscosse subito successo per la qualità delle storie presentate. Ha vinto due Peabody Awards e produce singoli audio-documentari sui più disparati argomenti con un taglio giornalistico investigativo, scientifico e filosofico.

La radio WBEZ di Chicago ha fatto la sua fortuna con This American Life, programma radiofonico e podcast condotto da Ira Glass. I podcast di questa emittente sono tra i più scaricati negli Stati Uniti. 

99% Invisible è un podcast di design e architettura prodotto e creato da Roman Mars che, nel 2012, è stato il progetto giornalistico di Kickstarter più finanziato nella storia del sito. Attorno a questo successo è nato un network di podcast indipendenti di qualità chiamato Radiotopia. Si tratta di una rete di podcast fondata da Mars e gestita dalla Public Radio Exchange. La rete è organizzata come un collettivo di circa due dozzine di spettacoli i cui produttori hanno il completo controllo artistico sui loro lavori.

The Serial come punto di svolta

podcast on airLo sviluppo dei podcast in America ha avuto un grande boom iniziale, ma la crescita di questo fenomeno non è stata sempre costante. Per cominciare a parlare di fenomeno di massa, infatti, occorre aspettare fino al 2014. In quell’anno, l’uscita di The Serial segnò un vero e proprio punto di svolta. Tratto da fatti di cronaca nera realmente accaduti, The Serial è una serie radiofonica americana in podcast condotto da Sarah Koenig. 

Il prodotto rappresenta un momento importante nella storia della radio americana anche perché ha cambiato, in parte, il concetto di diretta radio. Essendo un evento registrato, la diretta non riguardava più la trasmissione di un audio ascoltato contemporaneamente da una folta audience, ma consisteva nella connessione, in un dato momento della giornata, di migliaia e migliaia di ascoltatori che scaricavano la puntata e l’ascoltavano in contemporanea. 

Grazie a The Serial, si è imposta un’identità del medium talmente singolare da poter essere considerato uno strumento a sé stante e non più un semplice “fratello minore” della radio. Parallelamente, si è notato anche un calo importante di ascoltatori radio, a confermare il mutamento delle abitudini.

L’america in pole position anche sui branded podcast

Anche per i branded podcast gli USA rappresentano una fonte d’ispirazione ed è proprio tra i podcast americani che possiamo trovare spunti interessanti. Gli ultimi anni hanno fatto registrare una crescita esponenziale di questo fenomeno. Nel 2015 BBDO, una tra le agenzie pubblicitarie più importanti del mondo, inizia a lavorare a New York a quello che sarebbe stato il primo dei branded podcast americani. The Message è infatti la prima serie di podcast aziendale realizzata per General Electric. Prima di allora nessun brand aveva utilizzato questo strumento per veicolare i propri valori, spostando l’attenzione dal prodotto alla relazione con i clienti. Soltanto due anni dopo la sua uscita, The Message aveva raggiunto oltre 8 milioni di download e aveva ufficialmente aperto la strada ai successivi branded podcast americani.

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