La bolla dei podcast è solida più che mai, e difficilmente scoppierà nel prossimo futuro. Anzi, adesso siamo nel pieno del fenomeno, con contenuti sempre più disparati e verticali su un tema, con le aziende che si interessano sempre più a questo fenomeno e con i produttori che vogliono sempre di più investire in questo prodotto con qualità e attenzione.
Insomma, il podcasting non è più un segreto per nessuno: che sia a livello amatoriale o con obiettivi professionali, ormai fare podcast è un lavoro a tutti gli effetti, produce profitto e crea pubblico sempre più desideroso di informazioni e divertirsi attraverso questo modo di comunicare. E allora forse è arrivato il momento di farsi una domanda: cosa ci sarà nel futuro dei podcast?
Il futuro dei podcast è nei dettagli
Ovviamente non abbiamo la sfera di cristallo e non abbiamo nemmeno alcuna capacità di divinazione, per cui quello che leggerete all’interno di questo articolo sono semplici ipotesi, che nei prossimi anni potrebbero avverarsi o semplicemente non accadere mai. Secondo Deloitte però, in linea generale, e nel breve periodo, il mercato dell’intrattenimento continuerà a crescere, e ciò coinvolge anche il mondo dei podcast: secondo le sue previsioni, il mercato dell’intrattenimento audio supererà i 75 miliardi di dollari nel 2024, con un aumento del 7% nei formati podcast, audiolibri, musica in streaming e radio.
In soldoni, cresce l’attrazione per la voce, ma soprattutto l’amore per il podcasting potrebbe essere coltivato ancora di più. Bisognerà capire però cosa cambiare a livello di contenuto e di strategia. Perché si sa, un prodotto che funziona oggi non è detto che avrà successo domani. E allora a cosa bisognerà fare attenzione?
Partiamo da un altro dato: secondo una ricerca Nielsen per Audible, nel 2023 gli ascoltatori dei podcast sono stati più di 16 milioni, un dato veramente impressionante, ed è cresciuto di un milione rispetto al 2022. Probabilmente l’attrazione dei podcast continua ad aumentare, e lo zoccolo duro dei seguaci di questo prodotto è ormai consolidato. In futuro però potrebbe esserci un pubblico ancora più vasto e diversificato, e ciò produrrà degli effetti anche nei contenuti proposti.
I contenuti, appunto. Sempre secondo la sopracitata ricerca, i contenuti preferiti nei podcast, prendendo in esame i dati di Spotify, nella prima metà del 2023 sono stati Cultura e società (27%), True crime (18%), Commedia (15%), Istruzione (13%) e Arte e intrattenimento (12%). Difficile pensare che nel breve periodo queste preferenze potranno cambiare, ma possiamo ipotizzare che, a fronte di un’offerta sempre più variegata, spunteranno contenuti che copriranno un’ampia gamma di generi e interessi, magari super-verticalizzati su un determinato tema. Questa dinamica potrebbe anche far nascere nuove forme di linguaggio, interviste e talk show capaci di creare podcast innovativi o addirittura interattivi.
Il futuro del podcast tra conduttori e intelligenza artificiale
Mentre disegniamo questo quadro poi, viene da chiedersi se in futuro le nuove tecnologie non scenderanno prepotentemente in campo. Pensiamo ad esempio all’intelligenza artificiale, già approdata in radio – anche se però al momento non ha creato chissà quanti grandi scossoni -, e che un giorno potrebbe diventare il braccio destro dei podcast. Ovviamente tutto dipende dal suo utilizzo. Potrebbe essere utile non solo per la creazione in sé di un podcast, quanto per la fruibilità del prodotto: l’AI potrebbe agevolare il pubblico nella personalizzazione dei suggerimenti dei contenuti da ascoltare, nelle trascrizioni automatiche oppure nella traduzione in diretta dei podcast di altre lingue.
E forse qualche cambiamento lo subiranno anche i conduttori. C’è da dire infatti che finora i prodotti di maggiore successo portano la firma di chi ha già un nome sicuro su cui un’azienda ha potuto investire più facilmente (e serenamente): voci e volti già noti al panorama italiano che si sono calati nel mondo del podcast e hanno creato un’offerta variegata e diversificata. Molto probabilmente tra qualche mese il pubblico andrà a caccia della novità, del creator indipendente che offre nuovi contenuti da ascoltare e nuove modalità di storytelling.
In futuro si potrà guadagnare (di più) con i podcast?
Concentrandoci poi su argomenti più venali, è chiaro che se il podcasting aumenterà la propria autorevolezza, ci saranno più investimenti, e maggiori investimenti porteranno i creator a chiedersi se è possibile guadagnare di più attraverso questi prodotti. Al momento esistono svariati modi per generare profitto da questa attività, ma in futuro potremmo assistere a nuovi metodi di monetizzazione tali da creare anche nuovi modi di pensare alla pubblicità. Tutto poi sarà legato a come il podcast verrà creato: se sarà live, se sarà registrato in uno studio, se addirittura sarà realizzato nel bel mezzo di una piazza.
I podcast si fonderanno con altri media?
Già in passato abbiamo sottolineato come esista la concreta possibilità per il podcasting di collaborare con altri mondi, soprattutto quello radiofonico. La correlazione è abbastanza semplice, in quanto questi due universi hanno diversi elementi in comune. Eppure i podcast hanno dimostrato estrema duttilità, e ciò li rende capaci di superare i propri confini. Probabilmente in futuro potrebbe accadere che televisione e social media favoriscano una maggiore integrazione di questo prodotto nel proprio mondo, permettendo ai podcast di raggiungere un’audience ancora più variegata.
Inoltre alcuni prodotti potrebbero addirittura trasformarsi. Basti pensare al fenomeno dei video-podcast, che banalmente potrebbero dare vita a nuovi format televisivi tali da creare un nuovo modo di concepire la tv. Questo permetterebbe di creare palcoscenici nuovi a creator indipendenti. E poi, ovviamente, un ruolo centrale la giocherà la community: come cambieranno i loro gusti? Come influiranno le mode del futuro sul modo di approcciarsi al podcasting? Come muterà l’ascolto di questi prodotti? Che valore avranno nei prossimi anni? Tutte domande le cui sentenze potranno essere date solo dai posteri.
Leggi anche: Come rilanciare una web radio in un contesto pieno di podcast
Pingback: Come creare contenuti radio avvincenti e programmazione efficace