Prima, però, partiamo da chi magari ancora non vi conosce. Quali sono le caratteristiche peculiari di FIM?
Stiamo parlando di una fiera che si rivolge principalmente alla formazione e all’innovazione musicale. FIM è nato come un laboratorio di idee sette anni fa ed è stato un evolversi di situazioni che si sono create grazie a una rete di partners che abbiamo messo insieme. Partners che appartengono alla filiera della musica in Italia. Abbiamo iniziato ad analizzare le varie problematiche di tutti i settori della musica, dalla discografia alla produzione degli strumenti musicali, tenendo il musicista come figura al centro del progetto, perché è il primo che può dare un riscontro sulle problematiche che ci sono in questo settore. Da questo abbiamo capito che per sostenere il mercato della musica occorre iniziare a lavorare dal basso, per cui dalla formazione e dall’innovazione. Con questi due temi, si potrà avere un incremento del fatturato della musica in Italia sia a livello discografico che del mercato degli strumenti musicali.
Verdiano Vera, si può puntare sui giovani in un mercato come quello della musica?
Inteso come produzione discografica, certo. Puntare sui giovani significa puntare sul futuro. I giovani sono quei futuri musicisti che domani faranno musica e continueranno il percorso che abbiamo iniziato noi come generazioni precedenti. Per cui penso che sia un dovere quello di investire sui giovani e sul loro futuro. Ed è proprio per questo che noi, con il progetto FIM, puntiamo molto ai giovani. Al FIM 2019 avremo 2.600 ragazzi provenienti dalle scuole medie di diritto musicale e dai licei musicali che parteciperanno ai laboratori che vengono svolti all’interno del FIM. E, inoltre, si esibiranno con le loro orchestre. Questi ragazzi sono tutti futuri musicisti, e sono anche il pubblico del futuro. Ed è proprio su questo che bisognerebbe soffermarsi a pensare a quant’è importante formare il pubblico del futuro lavorando sui giovani. Perché i giovani di adesso saranno gli stessi che acquisteranno la musica tra qualche anno. Sono quelli che faranno musica tra qualche anno, quindi occorre formarli, di fare un percorso di avvicinamento alla musica. Fargli capire tutti i generi della musica e farli avvicinare alla pratica di uno strumento musicale.
Secondo me, si dimentica spesso – almeno per chi non è addetto ai lavori – che la musica è cultura. Cosa ti senti di dire riguardo a questo binomio?
La musica è sicuramente cultura, lo è sempre stata, è un’arte molto importante, al pari di tutte le altri. E va sostenuta, supportata, studiata, capita e insegnata. Tutto quello che ho fatto, l’ho fatto per la musica. Prima ero un musicista, ho studiato al conservatorio e difenderò la musica sempre da questo punto di vista. È ovvio che l’obiettivo di FIM è quasi scontato, che vada in questa direzione, affinché la musica venga introdotta nella scuola in maniera più efficace, che possa arrivare a tutti, che tutti possano avere di diritto uno strumento musicale in casa e che abbiamo la possibilità di studiare e capire la musica.
Consulenza Radiofonica sarà anche quest’anno media partner dell’evento. Ho visto che ci sono anche molte web radio a quest’evento. Quant’è importante l’apporto di queste frontiere delle comunicazione?
I media partners di FIM sono lo specchio di quello che è oggi la comunicazione. Soprattutto la comunicazione del domani. I portali web come voi sono il futuro della comunicazione. Noi puntiamo molto su di voi, voi puntate molto al progetto FIM, e per noi questo è veramente importante. Infatti già da questa intervista si vede che comunque crea un indotto. Sono molto importanti perché generano una rete tra di loro capace di diffondere informazioni con meno filtri rispetto ai grossi mass media.
Domanda che può sembrare banale: che cosa ci si aspetta dal futuro della musica, intesa come arte?
Ci si aspetta tantissimo, anche perché la musica da sempre rispecchia il periodo in cui si vive. E quindi può darci tanto, può farci vedere cosa siamo e dove stiamo andando. In futuro sarà sempre così, la musica ci porterà sempre a capirci e a capire come siamo.
Consulenza Radiofonica, la professionalità On Air
Intervista a Verdiano Vera a cura di Angelo Andrea Vegliante
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