This is Top, tutte le ultime novità dal mondo della musica dance

A Milano dal laboratorio creativo This is Lab, va in onda tutti i giorni un programma radiofonico imperdibile: This is Top. All’interno di questo spazio dedicato alla creatività e all’aggregazione, Dj Marietto conduce il format di intrattenimento musicale dedicato alla musica dance, alle nuove uscite discografiche e a tutto ciò che arriva dal mondo della musica da ballo. Ogni puntata apre uno squarcio interessante sul mondo della notte, e lo fa soprattutto attraverso i suoi protagonisti. In questa intervista, Dj Marietto ci racconta com’è nato This is Top e perché le radio dovrebbero averlo nel proprio palinsesto.

Com’è cominciata la tua avventura in radio?

La mia storia inizia nel 1996, in una radio locale della mia zona per la quale facevo il tecnico di regia. Poi il trasferimento a Milano, gli studi e la formazione, ma sempre per quanto riguarda la parte tecnica. L’esperienza in voce arriva invece nel 2010, quando un amico mi ospita nella sua radio e mi chiede di andare in voce. Non amo particolarmente i vocalist in discoteca, ma ho imparato che in radio è una cosa completamente diversa, perché il microfono si può usare in tanti modi diversi. Quando ho iniziato a fare lo speaker in radio ho capito che mi piaceva tanto. È diventata una passione che coltivo ancora oggi con il programma This is Top, che ho creato nel 2017 e che amo alla follia. Se un giorno la passione dovesse trasformarsi, nella mia testa, in un lavoro sarebbe la fine, perché è proprio la passione il vero motore.

Parliamo di This is Top, cos’ha di speciale questo format?

this is top labThis is Top nasce fondamentalmente perché amo la musica dance, da club e la musica house. Come si può intuire la musica fa da padrona nel programma, ma si suonano soprattutto le novità. Mi piace ribadire che i dischi passano 2 o 3 volte, non di più, perché il bello sta proprio nella novità. In questo periodo le canzoni nuove richiamano i suoni del passato o contengono vecchi campionamenti, quindi la novità diventa il rifacimento, si sentono tante cover. In This is Top ci sono delle rubriche a cui tengo particolarmente, che esulano un po’ dal mondo della notte e dei club, questo perché mi piace spaziare. Ma il vero fulcro sono gli ospiti.

Inizialmente il programma ospitava una tipologia molto variegata, dallo sportivo allo scrittore, dal dj al producer. Poi per un periodo si è focalizzato sui personaggi del mondo della notte, quindi dj, performer, artisti e produttori. In seguito ho voluto tornare al vecchio format di This is Top, aprendo di nuovo a cantanti, artisti a 360 gradi, influencer e scrittori. Persone che apparentemente con me non avevano nulla a che fare, ma la mia intenzione era proprio quella di aprire la mente ed uscire dal solito canone musicale. La particolarità è che gli ospiti possono portare tre canzoni, quindi in quel momento succede che This is Top da programma dance house elettronico può diventare anche un programma di musica italiana, però sempre con delle scelte che si possono legare al mondo della notte.

Quanto c’è di te e della tua esperienza da dj in This is Top?

La mia esperienza da dj sta proprio nell’ascolto dei dischi. Sono uno dei pochi che ascolta tutto il materiale che arriva. Le cartoline digitali, le promo, i demo, mi mandano tantissimo materiale e io ascolto tutto. Non ti nascondo che se un disco non mi piace sono il primo a dirlo e non lo metto all’interno del programma. Mentre per quanto riguarda gli ospiti mi muovo non con delle domande canoniche, anzi la mia può definirsi una bellissima chiacchierata. Non organizzo le domande, posso avere una linea guida però non è un domanda-risposta. Inoltre l’ospite viene fisicamente all’interno del mio spazio, anche perché oltre alle radio c’è la possibilità di mandare l’intervista e tutto quello che viene realizzato in diretta sui social, quindi chi ci ascolta può anche vederci e vedere il fuori onda. Marietto è presente nella parte della scelta musicale, delle notizie, delle rubriche. Poi lascio molto spazio anche agli ospiti.

Il programma va in onda dal tuo studio This is Lab, com’è fatto?

This is Lab è la casa di This is Top e non solo. Lo studio è nato come spazio dedicato alla creatività ma soprattutto all’aggregazione. Tengo particolarmente ad alcuni angoli speciali come il wall di adesivi, visto che sono degli anni ’80, e c’è anche qualcosa che appartiene a Consulenza Radiofonica. Poi c’è l’angolo merchandising, il desk dove ascolto e preparo quello che succede nel programma, il muro di vinili che adoro, la consolle e poi l’angolo dove accadono le cose in diretta radio. Da qui vanno in diretta tutti i giorni due programmi. Senza dimenticare lo studio di registrazione dove si può produrre musica, quindi c’è un po’ di tutto. La cosa più importante è che qui si collabora spesso, nel vero spirito per cui è nato questo spazio.

Com’è il tuo rapporto con gli ascoltatori quando sei alla radio?

Nel mio programma non c’è un vero e proprio contatto con gli ascoltatori. Se mi dovessero scrivere durante la diretta non avrei il tempo di interagire e dare loro soddisfazione. Quello che invece faccio dopo è rispondere a tutti coloro che mi contattano, anche per un’intervista. Il rapporto quindi c’è, ma non durante la diretta. Sono uno che pensa fondamentalmente a quello che sta facendo, in radio un’ora vola soprattutto quando ci sono tante cose da realizzare, e poi devo dare la giusta considerazione all’ospite. In This is Top facciamo anche la diretta social quindi nel fuori onda magari interagisco con chi ci sta seguendo. Questo è anche ciò che fa la differenza tra una diretta e un programma registrato. La diretta ha un impegno diverso e bisogna essere sempre sul pezzo, non puoi permetterti di perderti.

 

foto finale

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