Analisi dati Ter: che radio ascoltano gli over 64?
Sulla base dei dati TER relativi al primo semestre 2021, vediamo quali sono le radio più ascoltate dagli over 64. Quali caratteristiche hanno in comune?
Sulla base dei dati TER relativi al primo semestre 2021, vediamo quali sono le radio più ascoltate dagli over 64. Quali caratteristiche hanno in comune?
Con la Juventus che è a un passo dal vincere l’ennesimo scudetto, la prima antagonista della stagione è al momento la Lazio. I biancocelesti allenati da Simone Inzaghi hanno disputato fin qui un ottimo campionato, anche se nelle ultime uscite hanno mostrato un calo fisico e psicologico al quale nessuno era più abituato, lasciando alcuni punti per strada. Non va meglio all’altra squadra della Capitale, la Roma, che vorrebbe ottenere almeno la qualificazione in Champions League per la prossima annata. Non sarà facile per la squadra di Paulo Fonseca, la pressione è tanta e arriva, come di consueto, dalle radio romane.
Dopo quello delle grandi guerre mondiali nessun altro periodo è stato così difficile. Per questioni ambientali, certo, ma anche economiche. E proprio come accadeva durante i conflitti bellici la radio fa la sua parte entrando nelle case di tutti. Anche di chi la fa, la radio. In questo senso il coronavirus ha svuotato gli studi e gli stadi, ma le emittenti calcistiche continuano a trasmettere ogni giorno. Roma e Lazio, per esempio, sono le squadre di serie A più chiacchierate in termini di radio private allineate alle misure di prevenzione della diffusione del contagio.
Radio e calcio: un rapporto che osiamo definire infinito. Perché è una lunga storia d’amore a testimoniarlo nonostante le ragioni cambino e le opportunità di tradimento diventino numerose. Ma “sentire” piuttosto che “vedere” è affascinante. Come la prima volta, quella che non si scorda mai, come fosse il primo bacio dato a occhi chiusi. La prima volta che l’Italia batteva l’Ungheria dopo sette partite. Era il 25 marzo del 1928: la prima radiocronaca italiana di una partita di calcio. Che coincide, appunto, con il 4 a 3 degli azzurri rifilato agli ungheresi.