RadioVeg.it: il successo di creare comunità su un singolo contenuto

RadioVeg.it incarna perfettamente uno dei principi cardini dell’evoluzione della radio nel web: l’iperverticalizzazione dei contenuti. Se prima, infatti, era pressoché impensabile creare una comunità attorno un microcosmo tematico, oggi internet permette questo, è c’è chi ne ha colto la potenzialità. In merito a ciò, abbiamo contattato Grazia Cominato, giornalista e coordinatrice della redazione di RadioVeg.it.

Da cos’è nata l’idea di creare RadioVeg.it?

Ti rispondiamo autocitandoci, ovvero riprendendo quello che abbiamo scritto sul nostro sito: “ ‘Eravamo quattro amici al bar…’ cantava Gino Paoli. Noi, invece, eravamo quattro amici Vegan a cena, più o meno nell’autunno del 2014. Tra un piattino di verdure e uno di tofu, parlavamo di quanta strada ci sia ancora da fare per liberare gli animali dal terribile destino degli allevamenti intensivi, di quanto sia lungo il percorso di consapevolezza che ancora attende noi esseri umani, di quanto ancora poco si sappia davvero sulla cultura vegan. ‘Perché non facciamo una radio’ disse uno dei quattro? Di fatto, quella cena si trasformò con passione ed entusiasmo nella prima riunione operativa di RadioVeg.it, nata ufficialmente il 21 marzo del 2015″.

Con quali tipi di programma andate in onda?

RadioVeg.it ha scelto il classico radioflusso, non con programmi, ma con un format orario che si ripropone dalle 8 del mattino alle 20. Ogni ora proponiamo quattro appuntamenti parlati: al punto 03 c’è sempre una citazione di cultura vegan, saluti agli ascoltatori e una breve chiacchiera di inizio; al punto 15 e al punto 45 proponiamo gli incontri, le interviste con persone che hanno scelto di abbracciare la filosofia vegan: giornalisti, chef, medici, pediatri e nutrizionisti, attivisti di organizzazioni a favore dei diritti animali, organizzatori di eventi, semplici cittadini. La comunità vegan in Italia è sempre più grande. Al punto 35, infine, proponiamo notizie, curiosità, ricerche dall’Italia e dal mondo, sempre in connessione con le tematiche vegan.

In mezzo c’è la nostra colonna sonora, volutamente energica, per rappresentare come ci si sente quando si eliminano dal piatto alimenti di origine animale: aumenta la voglia di vivere, si sta bene, si ha voglia di mettersi in movimento. RadioVeg.it ha la colonna sonora perfetta, in questo senso. Ascoltare per credere.

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Grazia Cominato, giornalista e coordinatrice della redazione

RadioVeg.it esemplifica perfettamente come un argomento iperverticalizzato dia ottimi risultati a una web radio. Me lo potete confermare?

È proprio così. La nostra scelta di creare una radio di “nicchia” ha avuto subito dei riscontri. Primo perché siamo la sola e unica voce radiofonica dalla parte degli animali (tutti gli animali, come diciamo noi): siamo l’unica realtà che dà spazio alla comunità vegan italiana e la sostiene. Stiamo parlando – tra vegetariani e vegani – di quasi 8 milioni di italiani. Avere una radio che racconta la loro scelta di vita, ci sembra davvero il minimo. Dal primo giorno in cui siamo andati in onda non siamo mai stati soli: accedendo al nostro monitor di controllo, ci sono sempre “bandierine”, ovvero ascoltatori in contatto con noi. Anche la nostra pagina social su facebook lo dimostra: siamo seguiti da quasi 28.000 persone.

Oltre alla parte radiofonica, avete diverse sezioni dove pubblicate articoli di settore. Come mai questa scelta?

Perché da anni la radio non è solo ascolto, ma anche comunicazione, immagine, presenza sul web. Sul sito trovano spazio argomenti che trattiamo anche in radio, ma non solo. Notizie su manifestazioni, recensione di libri, eventi: la comunità vegan trova in Radioveg.it un referente attento e puntuale rispetto a quello che accade in Italia e nel mondo.

Ci sono molti preconcetti legati al mondo del Veg. In che modo la vostra radio rompe queste catene mentali?

RadioVeg.it è una radio creata da professionisti del settore: radiofonici con anni di esperienza in radio regionali e network. Proprio per questa ragione, chi ci ascolta non ha la sensazione di ascoltare qualcosa di radicalmente opposto alle grandi radio: da noi ci sono belle voci, un’ottima colonna sonora, un buon ritmo, jingles accattivanti creati per fare comunità e molto altro. Una radio “normale”, con un’unica grande differenza: da noi non sentirete mai promuovere l’acquisto del prosciutto, della bistecchina, del fast food a base di hamburger o delle scarpe di pelle.

La nostra normalità è una radio che promuove proposte, idee, prodotti cruelty free. Una scelta etica, un altro modo di vivere, un rispetto che dobbiamo agli animali e, in maniera molto connessa, anche al nostro pianeta. RadioVeg.it è la radio che mancava, che parla a chi vuole davvero cambiare il mondo. Per farlo, si comincia proprio dalla tavola.

Il vostro claim è molto diretto: “Per gli animali, per il pianeta, per te”. Cosa sintetizzate in queste poche parole?

È uno slogan che ben sintetizza la scelta Vegana. Lo dicono ormai ricerche su ricerche, statistiche e articoli. È una scelta etica, logica, salutistica, rispettosa dell’ambiente e di tutti gli esseri viventi. Gli allevamenti intensivi sono la prima causa di inquinamento del pianeta, più di tutti i mezzi di trasporto messi insieme. A quale scopo? Tra i collaboratori di RadioVeg.it ci sono persone che non mangiano carne da più di 25 anni, eppure sono in ottima forma, hanno molta energia. La scelta Vegan aiuta gli animali, aiuta gli equilibri del pianeta dove tutti viviamo e, non ultimo, dona agli esseri umani una salute migliore.

In relazione al vostro argomento, come utilizzate i social network? Lì usate solo per avvertire gli ascoltatori delle vostre dirette radiofoniche o condividete altro?

Il nostro social preferito rimane Facebook (siamo anche su Twitter e Instagram, ma con molto meno frequenza). In genere lo usiamo per segnalare nuove interviste che entrano in programmazione, eventi sul territorio nazionale, ma anche e soprattutto per fare comunità, per far sentire a chi vive in provincia che la scelta Vegan non è questione di alieni, ma riguarda davvero milioni di persone in tutto il mondo. Postare una foto di un maialino e scrivere lo slogan “Vita. Non cibo” è molto importante per noi. Esprime in poche parole un discorso che molti hanno dimenticato.

In questi tre anni di trasmissione, quali sono stati i migliori risultati ottenuti e quali sono gli obiettivi futuri?

Il risultato migliore è sicuramente la costanza con cui gli ascoltatori ci seguono. Non è mai accaduto – in questi primi tre anni di vita – che il monitor degli ascolti non ci mostrasse bandierine in giro per l’Italia. C’è sempre qualcuno collegato e, da qualche tempo, diversi negozi in linea con la nostra filosofia ci hanno scelto come colonna sonora. Abbiamo due obiettivi importanti: 1) continuare questa esperienza. Non è facile, ci vuole impegno, ci vogliono soldi, ci vuole lavoro. Noi ce la stiamo mettendo tutta. 2) Aumentare il numero dei nostri ascoltatori. Sono molte le persone nella comunità Vegan che ci conoscono bene – ne abbiamo dimostrazione quando partecipiamo agli eventi in giro per l’Italia -, ma certamente molti non ci conoscono affatto. Eppure basta un click per essere con noi 24 ore su 24.

Consulenza Radiofonica, la professionalità On Air

Articolo a cura di Angelo Andrea Vegliante

Un ringraziamento speciale al nostro media partner webradioitaliane.it.

2 commenti su “RadioVeg.it: il successo di creare comunità su un singolo contenuto”

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