Vedere nascere e crescere una radio è sempre emozionante. Sono passati sei anni da quando Radio Fresh ha cominciato a trasmettere da Castiglione dei Pepoli, in provincia di Bologna. Con tanto impegno e tantissima passione, oggi l’emittente dell’appennino bolognese può vantarsi di aver ampliato il proprio bacino d’utenza, di trasmettere programmi di successo e di continuare a lavorare per rendere Radio Fresh sempre più competitiva. Di tutti i progressi e dei progetti futuri, ne parliamo con l’editore Emanuele Fabbri in questa intervista per Consulenza Radiofonica.
Cosa è cambiato in casa Radio Fresh negli ultimi tempi?
Beh, ne sono cambiate di cose. Nel 2020 ci siamo ampliati raddoppiando il nostro bacino d’utenza e acquisendo un impianto in zona che ora ci permette di arrivare alle porte di Bologna. Dal punto di vista della copertura era un nostro obiettivo molto importante. Adesso, con la nostra radio, accompagniamo gli ascoltatori in macchina tutto il giorno sulle strade che portano dal cuore dell’Appennino alla città e viceversa. Inoltre, in previsione di questo asset abbiamo rinnovato anche il nostro claim che ora è Generazione Appennino. Abbiamo impiegato circa due anni per renderlo operativo, e nel frattempo abbiamo avuto modo di pensare a fare una buona campagna, a capire come modificare la comunicazione in virtù del fatto che non eravamo più chiusi all’interno della zona appenninica, ma riuscivamo ad arrivare alle porte di Bologna.
Un impegno che è stato premiato anche dai recenti dati di ascolto…
Sì gli ascolti sono andati molto bene, anche nel 2020. I dati hanno certificato Radio Fresh come settima emittente di Bologna, l’unica che non copre il capoluogo, con 7250 ascoltatori nel giorno medio!
Su quali aspetti avete lavorato maggiormente per consolidare l’immagine del brand?
Innanzitutto abbiamo lavorato su due grandi appuntamenti giornalieri, con dieci edizioni ciascuno: meteo e viabilità. Per la viabilità abbiamo un importante servizio Luceverde che funziona anche in altre città, ma su Bologna ancora non c’era . Il meteo è stato realizzato invece dal Centro Meteo Emilia Romagna in esclusiva per Radio Fresh. Si occupa esclusivamente della provincia di Bologna e dell’Appennino in particolare. Un servizio che si rivela utilissimo per gli ascoltatori soprattutto in inverno, soprattutto per la situazione neve.
Per quanto riguarda invece i contenuti di intrattenimento, c’è una novità che riguarda Il Giotto alle 8, il nostro morning show. Nel corso degli anni abbiamo anticipato la fascia oraria che ora copre l’orario 7-9 del mattino. Inoltre abbiamo creato una web radio dedicata esclusivamente a questo programma. Viene epurato di tutte le interruzioni, quindi ci sono solo contenuti e interventi parlati senza pubblicità, musica ecc. È un’idea che mi frullava in testa da diverso tempo, complice anche il fatto che molta gente ricordasse gag o puntate particolari che nel corso degli anni si sono susseguite e non avessero modo di riascoltarle. Sul nostro sito ovviamente è presente una sezione podcast dove si possono ascoltare le puntate, però passato un certo periodo vengono rimosse e aggiornate con quelle nuove. Ora invece su questo canale tematico è possibile riascoltare le migliori gag del Giotto alle 8. In sei anni abbiamo realizzato più di mille puntate, quindi di materiale ce n’è tanto.
Gli ascoltatori si sono affezionati molto a questo programma e dal Giotto alle 8 sono nati dei veri e propri tormentoni. Quali sono secondo te gli ingredienti di questo successo?
Per risponderti ritorno alle origini del Giotto alle 8. L’idea era nata perché, in una radio, un programma al mattino ci vuole. E molte radio locali della zona realizzano la trasmissione mattutina con la lettura dei giornali quotidiani. Si prende dunque la testata o le testate locali e si leggono le notizie della zona interessata. Noi facciamo la stessa cosa, ma non in modo serio. Leggiamo il titolo come un pretesto per raccontare un aneddoto divertente, anche perché si tratta di un programma di intrattenimento. Quindi c’è sicuramente una parte di informazione, ma poi si tratta di “cazzeggio”. Questo secondo me è stato subito recepito e apprezzato dal pubblico. È un programma di facile comprensione, leggiamo il giornale ma ci scherziamo su, non ci interessa leggere in modo impersonale due righe per poi passare alla notizia successiva. La personalizzazione è un aspetto molto importante di questo show, già dal titolo si capisce che è basato tutto sul carisma di Giotto, il conduttore. Il programma quindi nasce e finisce con lui.
Cosa pensi del fatto che le radio locali abbiano ancora la libertà di sperimentare e mettere in campo idee innovative? È una risorsa anche per Radio Fresh?
Sì, credo che la forza della radio locale sia proprio non avere imposizioni di nessun tipo, sia dal punto di vista musicale che contenutistico. Anche noi di Radio Fresh possiamo sperimentare e prenderci il lusso di rischiare, di provare una cosa che se non funziona pace, si cambia.
Sei soddisfatto della strada fatta finora?
Sì, assolutamente. Calcolando che siamo partiti con l’idea di provarci e vedere se si riusciva innanzitutto ad aprire la radio, siamo passati a lavorarci su. Direi che dopo sei anni posso dire che ci stiamo riuscendo. Speriamo di continuare così!
Progetti futuri imminenti per Radio Fresh?
Sono in corso i lavori per la nostra nuova sede, a breve ci sposteremo. La sede storica che ci ha visto lavorare dal primo giorno è all’interno dei locali della piscina comunale di Castiglione dei Pepoli. È una location interessante perché siamo proprio a bordo vasca, quindi è molto caratteristico trasmette tutto l’anno dalla piscina. Ovviamente all’inizio non sapevamo cosa ci avrebbe riservato il futuro, quindi gli spazi andavano anche bene. Ora però abbiamo bisogno di una struttura un po’ più accogliente e abbiamo preso questa nuova sede. Dovremmo riuscire ad inaugurarla tra aprile e maggio, ci siamo quasi!
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