Radio Fresh, affezionato e storico cliente di Consulenza Radiofonica, ci prova ancora, e conquista un altro successo per la propria storia: grazie all’acquisto di una nuova frequenza, adesso la “Generazione Appennino” può usufruire di un segnale chiaro e ricevibile facilmente. Alle frequenze già note (88.4 FM, 91.3 FM e 94.6 FM), si aggiungerà un’altra 88.4 FM, la quale si collegherà in isofrequenza a quella già esistente. Abbiamo chiamato Emanuele Fabbri, editore di Radio Fresh, per farci raccontare i dettagli di questo importante step.
Ciao Emanuele, bentornato. Come mai Radio Fresh ha deciso di puntare su una nuova frequenza?
“Tutto parte due anni fa, nell’agosto 2018, con l’obiettivo di coprire tutto l’Appennino e la zona sud della provincia di Bologna. Il territorio è un po’ difficile, ci sono pochissime radio che si sentono fluentemente: la zona è montuosa, non favorisce il segnale FM. L’idea era creare un progetto da zero che fosse identificabile con dei programmi, cosa che non ha nessuno in questa zona con un segnale chiaro, bello e regolare.
Ovviamente all’inizio non era così, ogni anno abbiamo cercato di ampliare il nostro bacino d’utenza per coprire le zone non servite. Dopo diverse attivazioni, nel 2018 abbiamo chiuso l’accordo per questa frequenza che ufficializziamo oggi, 8 agosto 2020. È stato un procedimento lungo poiché dovevamo trovare la giusta soluzione per entrambe le parti. Questa nuova frequenza si collega con la nostra vecchia area di copertura, non creando nessun tipo di buco di segnale e collegando tutte le valli fino alle porte di Bologna”.
Ospite questa mattina nel Giotto alle 8 il mitico Ing. Cumoli
Pubblicato da Radio Fresh su Martedì 3 dicembre 2019
Qualche tempo fa nel nostro blog abbiamo parlato proprio delle frequenze radiofoniche, soprattutto della difficoltà generale di acquistarle. Dalla storia di Radio Fresh, però, si capisce che si tratta di un investimento necessario per un’emittente.
“Assolutamente sì, senza il DAB (che ancora è una cosa sperimentale) e senza l’utilizzo in macchina delle reti di copertura, che rimangono solo per le città (qui da noi è impossibile pensare di collegare un telefono con internet e ascoltare la radio perché spesso il segnale cade) l’FM rimane imprescindibile, serve per dare vita a tutto il resto. Se hai una bella programmazione, ma la radio non si sente, non serve a nulla. Quando la radio si sente, si pensa a tutto il resto. È chiaro che non bisogna investire solo nelle frequenze e non curare il contenuto, bisogna fare entrambe le cose”.
Questa espansione non è l’ultimo step del vostro progetto.
“Il nostro obiettivo nel 2016 era coprire tutto l’Appennino, e non è stata una cosa semplice. Ora si possono aprire nuovi obiettivi, anche se non saprei qual è il prossimo step. Può succedere che ci espandiamo verso una città, tipo Bologna, o possiamo continuare sul fronte toscano. Insomma, potremmo avere due ‘zone di sfogo’, diciamo così”.
Siamo in DIRETTA dalle 7.00!Il Giotto Prima delle 8 Pazzesco
Pubblicato da Radio Fresh su Domenica 22 settembre 2019
La nuova frequenza vi sta dando la possibilità di fare diverse scelte per il futuro.
“Questa frequenza ci raddoppia il bacino d’utenza. Finora il segnale di Radio Fresh serviva circa 75/80 mila abitanti, ora arriviamo quasi al doppio, sui 120/130 mila. A differenza delle altre, questa è una frequenza più grande. Fin dall’inizio abbiamo puntato a essere la radio dell’Appennino, tant’è che il nostro claim è ‘Generazione Appennino’, e ovviamente bisognava che tutta la zona potesse usufruire del segnale: adesso, è così”.
Consulenza Radiofonica, la Professionalità On Air
Intervista a cura di Angelo Andrea Vegliante
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