Uno dei concetti principali e cari alla radio italiana è rendere il calcio una questione di territorialità. Non parliamo in senso stretto di tifo da stadio, ma di allacciare rapporti solidi e duraturi con la squadra del territorio nel quale un’emittente trasmette e opera, poiché potrebbe risultare una componente aggiuntiva anche dopo diverso tempo, forse in maniera inaspettata.
Oggettivamente, il calcio è una componente fondamentale nel racconto delle cronache sportive in Italia, tuttavia vale la pena seguire anche altre discipline, dove si potrebbero storie e talenti internazionali del domani. Insomma, lo sport è uno strumento molto significativo per l’esistenza di una radio, e banalmente il recente caso della Salernitana potrebbe essere l’esemplare dimostrazione.
Radio e calcio: perché è una relazione così fondamentale?
Prima di approfondire la questione Salernitana, facciamo un passo indietro. Già qualche tempo fa infatti abbiamo sottolineato l’esigenza per un’azienda radiofonica di creare un rapporto comunicativo e commerciale con le squadre del proprio territorio. I motivi sono i più disparati, ma alcuni sono più influenti di altri.
Innanzitutto, essere la voce della squadra di calcio locale permette di trasmettere contenuti esclusivi che i vari competitor potrebbero generare giorni dopo: in un certo senso, arrivare prima degli altri conta sempre. Di conseguenza, ciò permetterebbe anche all’emittente di diventare fonte di informazioni anche per le realtà più blasonate.
Un altro dettaglio da non trascurare è la possibilità di creare un legame commerciale tra la radio e la squadra di calcio in questione, tanto da tradursi in possibilità interessanti, come il logo dell’azienda stampato sulle maglie dei calciatori oppure la possibilità di avere una postazione a bordo campo da cui seguire il match in tempo reale e intervistare i giocatori nei momenti di break.
Di riflesso, alcune aziende del territorio potrebbero convincersi facilmente a investire nella radio proprio perché così vicina al mondo calcistico del territorio. E infine, come sempre, si tratterebbe di un legame che amplierebbe ancora di più la riconoscibilità dell’emittente.
Perché il caso Salernitana è così importante per una radio?
Qualche mese fa siamo andati a trovare RCS75, una radio storica di Salerno che ha ampiamente giovato dell’effetto Serie A (e non solo). Come ci ha rivelato uno degli speaker dell’emittente in un nostro videoreportage, l’esperienza radiofonica è nettamente migliorata, rendendo l’azienda un vero e proprio punto informativo fondamentale sul mondo granata.
Un lavoro che, comunque, parte da molto lontano, addirittura da quando la Salernitana militava nella Serie B: un’esperienza che ha permesso all’azienda di documentare anche la promozione dalla serie cadetta a quella maggiore. Tutto ciò perché, tra gli obiettivi aziendali, la compagine salentina ha inserito anche la squadra di calcio del proprio territorio di riferimento, la quale è diventata un vero e proprio jolly per l’emittente stessa. E chissà che effetto dirompente avranno creato gli ultimi mesi, con la conquista della storica permanenza in A all’ultima giornata!
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Foto di copertina: Coreografia dei tifosi dell’Unione Sportiva Salernitana 1919 contro il Lecce nel 01 settembre 2013, fonte Wikimedia Commons