Nonostante il passare del tempo, il dispositivo radio per eccellenza rimane l’autoradio. Eppure, un altro device tiene testa
Con lo sviluppo continuo delle nuove tecnologie, si potrebbe pensare che la fruizione della radio sia completamente cambiata e che i cellulari siano i dispositivi più utilizzati per ascoltare la propria frequenza o speaker del cuore. Niente di più sbagliato!
I dati TER dell’anno appena trascorso confermano che ciò che è vecchio non tramonta mai. Per citare il giornalista Longanesi potremmo dire che “Il moderno invecchia, il vecchio torna di moda”.
I must dei dispositivi per l’ascolto: autoradio e apparecchio radio
Più nello specifico, si nota come su un totale di 33 milioni 850mila ascoltatori radio, 23 milioni 140mila la ascoltano attraverso la classica autoradio e 10 milioni 361mila attraverso l’apparecchio radio. Quest’ultimo è un dato molto interessante se si pensa che tale mezzo di diffusione radiofonica era dato quasi per disperso. Nella realtà, la sua presenza nelle case degli italiani è molto diffusa. Il merito è dovuto anche ai nuovi design vintage che rendono l’apparecchio non solo uno strumento per ascoltare la radio, ma anche un pezzo da collezione, da esposizione o da arredo. Al terzo posto, come device maggiormente utilizzato, vi è la televisione, su cui sempre più network nazionali, e non, stanno trasmettendo in radiovisione, seguito dal cellulare. Al quinto posto vi sono computer e/o tablet e, infine, l’ascolto attraverso SmartSpeaker.
Analizzando i dati degli scorsi anni, su un totale abbastanza costante di ascoltatori radio, si nota come al primo posto tra i device maggiormente utilizzati c’è proprio l’autoradio. Dopo un calo di utilizzo di tale device nel 2020, causa soprattutto la situazione pandemica che vedeva molte più persone in casa con un conseguente scarso utilizzo delle autovetture, oggi sta avendo un nuovo picco. Per quanto riguarda l’apparecchio radio, invece, nel 2020, sempre per le circostanze della pandemia da Covid-19, ha raggiunto il suo massimo utilizzo.
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