Identità sonora in radio: quali sono i fattori da tenere in considerazione?

Il sound branding di una radio mette assieme due concetti: l’identità musicale e l’identità sonora. Se la prima riguarda peculiarmente l’archivio musicale dell’emittente, la seconda entra più nello specifico nel campo della brand identity. Stiamo parlando di promo, liner e jingle utilizzati per sponsorizzare il nome, il claim, le frequenze e i programmi della tua radio. Così come per quella musicale infatti, anche l’identità sonora deve seguire in maniera puntigliosa la linea editoriale dell’azienda, senza troppo discostarsi dalle sonorità generali della stessa. Ci sono però degli aspetti fondamentali da tenere sempre a mente.

Identità sonora in radio: ricordati di essere identificabile e riconoscibile

Come ogni radio che si rispetti, anche l’identità sonora della tua emittente deve avere due caratteristiche principali: riconoscibilità e identificabilità. Così come accade per altri strumenti della tua azienda, usati per amplificare la portata del brand, anche per materiali come promo e jingle dovrai tenere in considerazione questi fattori. Di fatto, diamo troppo spesso per scontato che i prodotti audio siano da realizzare in maniera sbrigativa e senza troppo attenzione, quando nella realtà costituiscono un fondamentale ancoraggio tra emittente e ascoltatori.

Essere riconoscibile e identificabile attraverso il suono richiede una selezione precisa della musica da utilizzare, che in linea generale richiami il tono della musica che viene irradiata durante la programmazione giornaliera. Ma non è l’unico dettaglio da tenere in considerazione, poiché c’è bisogno anche di una voce, che deve essere quella interna alla rete. Infatti è meglio scegliere una voce della propria radio invece di andare a cercarla altrove, senza cambiarla ogni 3 mesi: se vogliamo fidelizzare il pubblico al nostro brand, è necessario sfruttare le voci che caratterizzano l’azienda.

Insomma, per essere riconoscibili e identificabili, l’identità sonora di una radio deve tenere in considerazione la voce e lo stile, ma c’è ancora un terzo aspetto che risulta necessario: la tipologia di montaggio, che deve tener conto del ritmo generale della tua emittente, della musica proposta e, appunto, del tone of voice che ha registrato il file audio. Se poni attenzione a questi tre fondamentali, trovando anche un equilibrio adatto alle tue esigenze, allora otterrai un’alchimia idonea alla tua realtà.

In sostanza, tutti questi aspetti ci aiutano a comprendere che la brand identity di un’emittente si costruisce in larga parte investendo sulle proprie risorse interne: le voci di una radio sono il collante tra l’azienda e il pubblico, e dunque difficilmente un promo di un programma potrà essere registrato da una voce che non appartiene a quella stessa trasmissione. Questo discorso vale per ogni audio che richiama la sponsorizzazione della propria azienda, ma non è una strategia applicabile per gli spot, che invece richiedono un ciclico cambio di voci, che non devono coincidere con quelle della tua azienda.

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