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Analisi dei dati dell’ascolto radiofonico nel periodo 2020-2023: la fascia media più affezionata

today28 Giugno 2024

Sfondo

Cosa è successo nell’ascolto radiofonico negli ultimi quattro anni?

Il media è cambiato, la fruizione del mezzo si è spostata e la radio continua a essere un mezzo di comunicazione potente e rilevante, capace di adattarsi ai cambiamenti tecnologici e sociali. L’analisi dei dati d’ascolto degli ultimi anni, forniti dagli Editori Radiofonici Associati, offre uno spaccato interessante sulle abitudini degli ascoltatori e le tendenze emergenti. In questo articolo, esamineremo i dati d’ascolto radiofonici dal 2020 al 2023, concentrandoci sulla fascia di età media che si è dimostrata la più affezionata alla radio e le variazioni percentuali su base annua.

Dati d’ascolto: un quadro generale

Negli ultimi quattro anni, la radio ha mantenuto una base di ascoltatori stabile, con alcune fluttuazioni interessanti da analizzare. Ecco un riassunto dei dati d’ascolto per ciascun anno:

  • 2020: L’inizio della pandemia ha visto un aumento dell’ascolto radiofonico, con molte persone che cercavano notizie e intrattenimento durante i periodi di lockdown.
  • 2021: L’ascolto ha subito una lieve flessione, probabilmente a causa della graduale ripresa delle attività quotidiane e della concorrenza di altre piattaforme di streaming.
  • 2022: Si è registrata una ripresa dell’ascolto, con un ritorno all’abitudine di ascoltare la radio durante gli spostamenti.
  • 2023: L’ascolto radiofonico è rimasto stabile, consolidando il ruolo della radio come fonte di compagnia e informazione.

La Fascia d’età media più affezionata alla radio

Dall’analisi dei dati emerge chiaramente che la fascia di età tra i 35 e i 54 anni è la più affezionata alla radio. Questa fascia demografica rappresenta il nucleo principale degli ascoltatori radiofonici, mostrando una particolare resilienza e costanza nel corso degli anni.

Andamento annuale

  • 2020: La fascia 35-54 anni ha rappresentato il 38% del totale degli ascoltatori. Questo periodo è stato caratterizzato da un incremento dell’ascolto a causa del maggiore tempo trascorso a casa.
  • 2021: La percentuale è leggermente scesa al 36%, con una diminuzione del 2% rispetto all’anno precedente. Questo calo è attribuibile alla ripresa delle attività esterne post-pandemia.
  • 2022: Il dato è risalito al 37%, segnalando una ripresa dell’interesse per la radio, in particolare durante i viaggi e gli spostamenti quotidiani.
  • 2023: La fascia 35-54 anni ha mantenuto una percentuale del 37%, consolidando il proprio ruolo centrale nell’ascolto radiofonico.

Variazioni percentuali su base annua

Analizzando le variazioni percentuali su base annua, possiamo osservare delle tendenze interessanti:

  • 2020-2021: La diminuzione del 2% nell’ascolto della fascia 35-54 anni riflette un cambiamento nelle abitudini post-pandemia, con una riduzione del tempo passato a casa e un aumento delle attività esterne.
  • 2021-2022: L’incremento del 1% segnala un ritorno alla normalità, con molte persone che hanno ripreso a spostarsi regolarmente per lavoro e svago, ritrovando nella radio un fedele compagno di viaggio.
  • 2022-2023: La stabilità al 37% indica una consolidazione dell’ascolto radiofonico, evidenziando come la fascia 35-54 anni rimanga costantemente la più fedele alla radio.

Conclusioni

L’analisi dei dati d’ascolto radiofonici dal 2020 al 2023 dimostra che la radio mantiene una base solida di ascoltatori, nonostante le sfide poste dalla pandemia e la concorrenza di nuove piattaforme digitali. La fascia d’età 35-54 anni emerge come il gruppo demografico più affezionato, con una leggera flessione durante i periodi di cambiamento più intenso, ma una rapida ripresa e stabilità negli anni successivi.

Questo dato suggerisce che la radio continua a essere un mezzo rilevante per una parte significativa della popolazione, offrendo contenuti che rispondono alle esigenze di informazione e intrattenimento di questa fascia d’età. Per gli operatori del settore, comprendere e assecondare le preferenze di questo gruppo può rappresentare una strategia vincente per mantenere e accrescere l’audience.

In sintesi, la radio dimostra una notevole capacità di adattamento e resilienza, confermandosi un mezzo di comunicazione vitale e apprezzato, soprattutto tra gli ascoltatori di età compresa tra i 35 e i 54 anni.

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Articolo a cura di Alfredo Porcaro
C.e.o. di Consulenzaradiofonica.com
Consulente per emittenti radio fm, digital e brand-radio
Docente e formatore radiofonico

Scritto da: Consulenza Radiofonica

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